
I significativi contributi di Rogers nei diversi campi dell'agire umano sono legati al filo rosso della relazione interpersonale e delle specificità che rendono queste efficaci.
Rogers viene considerato uno dei massimi esponenti della teoria fenomenologica della personalità. Per lui la fenomenologia è intesa come un procedere attraverso l'analisi dell'esperienza immediata e concreta, piuttosto che l'imposizione affrettata di schemi preformati dell'esperienza stessa.
Rogers si colloca, dunque, nella prospettiva della psicologia
Rogers ha proposto una visione positiva della natura umana, basata sulla fiducia e sul rispetto dell'altro e ha definito efficaci le relazioni basate sul rispetto profondo, sull'assenza di giudizio, sulla comprensione empatica, sul porsi in maniera autentica. Visione questa validata e supportata a livello sperimentale.
Alla base della teoria della personalità di Carl Rogers, vi è l'ipotesi che tutti gli esseri umani hanno una forza direzionale, una tendenza attualizzante (Rogers, 1980) definita come "l'innata tendenza dell'organismo a sviluppare tutte le sue capacità in modalità che servono a far sopravvivere o sviluppare l'organismo stesso".

Il terapeuta Centrato sulla Persona, fornisce le condizioni che facilitano e promuovono nell'individuo il funzionamento ottimale delle tendenze innate alla crescita (ossia promuovono empowerment). In altri termini, se si assume che ogni organismo umano ha innate capacità di autoconsapevolezza e autoregolazione, può essere ipotizzato un processo psicoterapeutico che faciliti nel cliente il riappropriarsi delle sue potenzialità quando esse siano ostacolate dalla simbolizzazione distorta o incompleta dell'esperienza.
Il cambiamento terapeutico della personalità trae origine dalla natura stessa della persona e il ruolo del terapeuta consiste nel supportare il cliente nel liberare ed accrescere tale caratteristica naturale. Questo compito è svolto non con l'applicazione di tecniche bensì realizzando determinate condizioni facilitanti che sono contestualizzate nella specifica situazione interpersonale. Tali condizioni implicano che: il cliente deve essere in contatto psicologico con il terapeuta che, in modo congruente, sia in grado di manifestare riconoscimento positivo e incondizionato ed esprimere comprensione empatica nei confronti del cliente.